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La luce è ciò che ci permette di percepire, distinguere ed assimilare l’ambiente circostante, e la sua progettazione porta a migliorare la conoscenza dello spazio per garantire una buona qualità abitativa alla casa.

La giusta illuminazione negli ambienti abitativi dovrebbe garantire la capacità di distinguere chiaramente tutti gli oggetti presenti e la possibilità svolgere le attività senza difficoltà.
Bisogna pertanto combinare strategicamente la luce naturale con quella artificiale (elettrica), considerando che la prima offre una migliore resa dei colori e una maggiore intensità raggiungibile, mentre la seconda regala la massima potenzialità di progettazione (precisa posizione, qualità e quantità) e la disponibilità in qualsiasi momento della giornata (anche di notte).

Lo studio progettuale della luminosità degli ambienti

La progettazione architettonica è sempre più orientata verso l’utilizzo dell’illuminazione naturale per gli ambienti interni, con vantaggi sia sui consumi energetici che sulla salute, creando un microclima più salutare e confortante.
Lo studio si snoda attraverso dimensioni e posizionamento di porte, finestre e vetrate, fino all’orientamento e alla forma dell’intero edificio.
Considerando l’inclinazione dei raggi solari (variabile in funzione delle stagioni), sono preferibili costruzioni di forma rettangolare ed orientate lungo l’asse Est-Ovest, con le zone giorno verso Sud, e la zona notte ad Est.
La superficie totale delle finestre non dovrebbe essere inferiore al 12% dell’area calpestabile, e l’infisso nel vano finestra viene posizionato verso l’esterno per massimizzare l’ingresso dei raggi solari.

La progettazione della luce artificiale analizza oltre che il posizionamento della fonte, anche la scelta del diffusore e la resa estetica del fascio luminoso, che devono essere adeguati alle funzioni svolte nello spazio, valutando la superficie e l’altezza dello stesso, la presenza di illuminazione naturale, il colore delle pareti e la disposizione dei mobili. L’obiettivo è ottimizzare la resa dei colori e dei contrasti, la percezione delle profondità e la distribuzione delle ombre.

La giusta illuminazione cambia la percezione

La luce è in grado di modulare l’impressione dello spazio: può rimpicciolire o ingrandire l’ambiente, creare una particolare atmosfera, far risaltare o nascondere un mobile o una decorazione.
Ad esempio, si ottiene l’effetto di “soffitto alto” concentrando la luce sulla parte superiore dei muri, oppure quello di “accrescimento” mediante file lineari di fonti luminose in una determinata direzione.
Aumentare l’illuminazione in una specifica area significa sempre focalizzare in quel punto l’attenzione delle persone.

Maggiore luminosità significa benefici sulla salute

La luce è un fattore indispensabile per il benessere psico-fisico dell’essere umano.
L’elioterapia, l’esposizione diretta ai raggi solari per curare le malattie, è praticata fin dai tempi degli antichi greci e romani; la medicina ayurvedica insegna come la luce possa modulare l’equilibrio dei chakra; gli antichi cinesi modificavano i colori della stanza di un paziente in funzione della sua patologia specifica.
È scientificamente provato che le radiazioni luminose hanno effetti sul sistema nervoso, immunitario e metabolico, con conseguenze positive sugli stati emotivi e psichici dell’individuo, da cui deriva l’esigenza di circondarsi di luce negli ambienti interni.

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